Garage Band – Dinamiche di un team, dinamiche di una live band

Confronto dell’esperienza personale come musicista in un gruppo musicale (sala prove, organizzazione eventi, live e distribuzione materiale) con quanto accade in un team di sviluppo software, e mostro in che modo XP possa mitigare problemi comuni o favorire situazioni vincenti. E cosa può andare male!

Di fatto voglio evidenziare analogie tra le dinamiche in una band musicale (vista da dentro) e quelle in un team di sviluppo software, facendo emergere in che modo XP possa mitigare problemi comuni o favorire situazioni vincenti. E sopratutto cosa può andare male.

Ecco alcuni esempi: la tendenza ad imporre un proprio stile (vs. ownership collettiva), la fase collaborativa dell’arrangiamento (cfr. pair programming), l’impegno richiesto a discapito di altre cose (cfr. pratiche e cambio delle proprie abitudini).

Vorrei affrontare poi alcuni possibili epiloghi nella vita di una band, ad esempio: “ragazzi, io mollo” (cfr. turnover), concerti sottopagati e “così non camperemo mai con la musica” (cfr. stime e imprevisti), accettare ingaggi in locali “commerciali” (cfr. abbandono di valori e pratiche).

La “morale della storia” è evidenziare le caratteristiche di una “grande” live band (cfr. un team XP efficace), ovvero: gruppo coeso, con obiettivi chiari e condivisi (cfr. valori condivisi messi in pratica), che sul palco regala grande spettacolo, divertendosi (cfr. soddisfazione del cliente e divertimento nel team).

Sessione presentata da Jacopo Franzoi.

Sono un ingegnere del software senior, lavoro da poco con il team Nautilus di 7Pixel, dopo aver trascorso gli ultimi anni con il team Orione di Sourcesense, confluito poi in XPeppers. Sono uno sviluppatore dal 2003, ho iniziato ad usare i Metodi Agili (XP in particolare) nel 2006. Faccio parte del Milano eXtreme Programming User Group.