Software Operability: la chiave di volta dell'arco DevOps
Le pratiche e i metodi identificati col nome "DevOps - forte collaborazione tra i team IT di sviluppo e di operations -
aiutano le organizzazioni a riallineare gli obiettivi tecnologici con quelli di business verso una consegna sostenibile di
software funzionante e di valore.
Se uno degli obiettivi chiave di DevOps è quello di assicurare che il "software
funzioni bene in produzione", in particolare alla luce di cambiamenti continui e regolari (Continuous Delivery) una delle
forze
trainanti di questo approccio è l'aumentare degli odierni sistemi complessi e distribuiti che richiedono un metodo di
sviluppo del software di "business" fondamentalmente diverso.
Un approccio che anticipi e infatti si aspetti errori e
fallimenti in produzione, con comportamenti transitori, stati emergenti e imprevedibilità; che assicuri risposte graduali,
eleganti e misurabili a tali fallimenti. "Far funzionare il software bene in produzione" nell'odierno mondo dinamico e
interconnesso è il focus della Software Operability.
Marco Abis
I 7 vizi capitali. Come far fallire con successo il miglioramento continuo.
L'agilità è soprattutto un mindset che condiziona e viene condizionato dal comportamento.
Un paragone tra i 7 vizi
capitali e
7 anti-pattern comportamentali molto diffusi, che limitano la capacità di adattamento ed il miglioramento delle persone, dei
team, delle organizzazioni.
Convinzione della propria superiorità, scarsa disponibilità alla condivisione, avversione
e
indifferenza all'azione: sono solo alcuni dei comportamenti riconducibili ai 7 vizi capitali, che non aiutano la nascita e lo
sviluppo di una cultura dell'apprendimento.
Adattamento e miglioramento sono le basi dell'antifragilità,
caratteristica
fondamentale per prosperare in un contesto che muta continuamente.
Vorrei fare esempi concreti di situazioni
ricorrenti
inadatte per lavorare bene con le persone e perseguire obiettivi comuni.
Vorrei parlare di possibili modi per
anticipare o
reagire in modo efficace ad abitudini controproducenti.
Andrea Gelli
#noprojects: Modern software development focuses on teams (and products)
La quasi totalità degli sviluppi software è basata su un approccio per progetto.
Un progetto, per definizione, è qualcosa
di
effimero. Ha un inizio, e soprattutto una fine, qualcosa di temporaneo. Il software non è temporaneo. Un software sopravvive
(ed evolve continuamente) fino a quando esiste almeno una persona che lo utilizza, se non più a lungo.
Siamo talmente abituati a pensare per progetto che lo diamo per scontato.
In questo talk proviamo a smontare l'idea che tutto sia un progetto e capire come pensare al progetto sia il più delle volte
disfunzionale e non sempre rispettoso dell'agilità.
Dimitri Favre
React (Native) & Typescript: A journey to a unified team using a common language
In questo talk racconteremo il nostro percorso di trasformazione da agile team diviso per tecnologia a team di fullstack
developer.
Parleremo di come il nuovo stack tecnologico che abbiamo scelto, React + React Native + TypeScript, ha
facilitato
la migrazione verso un workflow composta da end-to-end user stories, cross platform development e cerimonie agile unificate.
Fabrizio Duroni, Alessandro Romano
Il mio "Agile" è più grande del tuo: quando le metriche contano.
L'adozione di un mindset agile da parte di un'azienda è un processo complesso che richiede un grande sforzo da parte di tutti.
Come Scrum Master, nel ruolo di servant leader dell'azienda e non del solo team, possiamo facilitare questo processo provando
ad instillare certezze e sicurezze che aiutino il managment ad approcciare con più confidenza questa "rivoluzione".
Da una
riflessione con il managment sulle loro preoccupazioni nasce la definizione di metriche chiare che ci aiutino a capire a che
punto siamo e dove potremmo/vorremmo arrivare.
Parliamo di CFD, TimeToMarket, commitment ed altri dati che, letti insieme,
ci
aiutano a dare un contorno all'immagine dello stadio evolutivo del team e/o dell'azienda.
Santino D'Amico
Working agreements "Il RegolaMenti"
Durante il workshop si parteciperà alla generazione condivisa dei working agreements di un team di lavoro inventato per
l'occasione.
Il formato prevede l'utilizzo di un team canvas ed è contornato da esercizi di pensiero laterale, icebreakers, strumenti di
facilitazione come le liberating structures.
Il tutto è molto modulare così che i partecipanti potranno sin dal giorno seguente applicare l'intero formato oppure
utilizzarne singole parti.
Antonio Fazio
A Kanban Story in HR
Is possible to embrace trasparency and put in stand-by your Gantt full of long term goals? Yes it is! Even in HR. This is the
story how we stopped starting and started finishing in a Traning & Development team
Andrea Portuese
Il punto esatto dove si incontrano Design Thinking, Lean e Agile
"Tre discipline affascinanti. Tre approcci che aiutano a creare prodotti e servizi innovativi.
Ma dove inizia uno e finisce l'altro? Come sfruttare al massimo il potenziale delle tre metodologie? Come sincronizzarle
evitando sovrapposizioni o sprechi?
In questo speech parlerò di come utilizzo i tre approcci per coprire tutto il ciclo di vita inerente la creazione di prodotti
inoovativi: dall'ideazione, al rilascio in produzione in MVP incrementali."
Emiliano Soldi
Emotional Intelligence in Performing Teams
Attraverso il racconto della mia personale esperienza come Scrum Master, e grazie ad alcuni esempi di analisi condotte da
ricercatori universitari, l’obiettivo dello speech è quello di sensibilizzare le persone sul fatto che la differenza tra un
team vincente ed uno meno performante è molto probabilmente legata all’importanza che il team stesso da alla cura delle
emozioni proprie e di quelle altrui.
Vorrei dunque portare esempi, esercizi ed esperimenti che abbiamo condotto in squadra nel corso del tempo per cercare di
aumentare la consapevolezza intorno alle emozioni, e di come questo sia stato un fattore determinante per aumentare la qualità
delle relazioni e del software prodotto.
Leonardo Zanchi
Prima avevo un ruolo e una carriera. E adesso?
Ruoli e carriera sono un tema chiave per le organizzazioni, e per i team HR in particolare, che si stanno confrontando con le
tematiche legate all’agilità o che sono coinvolti in un processo di cambiamento. La domanda Prima avevo un ruolo e una
carriera. E adesso?, legata
alla nostra identità all’interno delle aziende, è spesso accompagnata da un senso di
disorientamento e fastidio.
Si è spesso abituati a modelli organizzativi definiti e apparentemente coerenti con le aspettative di crescita (pianificata,
promessa, sperata) “verso l’alto” di molte persone.
È possibile che questa prospettiva non sia più attuale o non più l’unica possibile. Come potremo supportare le persone, e di
conseguenza le organizzazioni stesse, se uno degli elementi principali (la visione del ruolo, la carriera verso l’alto e le
persone “sotto”) attraverso cui si sentivano motivate dovesse venire messa in discussione?
Il talk vuole fornire una prospettiva differente rispetto ai ruoli e alla carriera seguendo differenti punti di vista: quello
organizzativo (che alternative possiamo considerare) e quello personale (cosa significa avere successo e un lavoro
appagante).
Luca Bergero
Drivers! Le risorse che non ti aspetti
Il cambiamento un tempo era un episodio, un passaggio tra un prima e un dopo. Oggi il cambiamento pervade l’esperienza di
lavoro, coincide con essa.
Quali e quanti comportamenti, però, mettiamo in atto ogni giorno, che limitano e ostacolano il nostro cambiamento? Come
possiamo riconoscerli e cambiarli? Lo scopriremo insieme, imparando persino a sfruttarli come risorsa.
Andrea Torino Rodriguez, Marco Perrando, Valentina Pieroni
Stop Meeting, Start Coding!
Agile è entrato nel gergo comune di molte aziende che hanno a che fare con progetti IT. Questa è una buona cosa: il termine è
conosciuto e accettato come una buona prassi, le persone sono ben disposte ad adottare metodi e pratiche che consentono di
migliorare la gestione del ciclo di vita di un prodotto software e sono favorevoli al cambiamento.
Quando però si parte veramente mi sono trovato in diverse situazioni dove Agile si limitava alla parte “persone” e
“organizzazione” ma non entrava nel merito di come si sviluppa il codice!
La provocazione “Stop Meeting, Start Coding” vuol ridurre all’essenziale i momenti di confronto e concentrarsi a scrivere buon
codice, insieme!
In questo talk presenterò alcune buone pratiche di coding che favoriscono anche l’efficacia organizzativa.
Giulio Roggero
An Holistic Take on Agility
Abbiamo iniziato a parlare di Agile negli anni ‘80. Un’eternità fa, in un ambito in cui le cose cambiano in fretta. Da allora
molte cose sono cambiate, il concetto stesso di Agile si è evoluto in quella che oggi chiamiamo agilità o Business Agility.
In questo percorso, una cosa è rimasta uguale e un’altra è cambiata profondamente. I princìpi dell’agilità sono
rimasti fedeli a
sé stessi, mentre la pervasività di questi princìpi all’interno dell’organizzazione si è estesa notevolmente e tutte le
funzioni aziendali.
In questa presentazione intendo fare riflettere su cos’è oggi l’agilità e, sulla base di esperienze
vissute con clienti, come alcune aziende sono state in grado di integrare l’agilità e come altre, invece, si sono "lasciate
distrarre.
Andrea Provaglio
Un approccio integrale all'Agile Coaching
Quando un Agile Coach affronta una trasformazione agile, è spesso abituato a partire dalla propria prospettiva individuale,
dando maggiore importanza alle proprie preferenze e alle aree delle organizzazioni con cui ha più affinità o in cui si sente
più a proprio agio. Nello stesso modo, i team e le organizzazioni stesse lavorano ed evolvono basandosi su alcuni aspetti, a
scapito di altri altrettanto rilevanti. Questa scelta, che avviene spesso in modo inconsapevole, risulta nel dare maggiore
attenzione ai processi e agli aspetti organizzativi e meno o più raramente ai gruppi e agli individui.
L’Integral Agile offre una prospettiva differente, sottolineando la differenza tra human systems agility e business agility,
fondamentale sia ai coach che alle aziende stesse. L’approccio permette una visione più completa, in grado di rendere evidente
tutte le aree su cui è utile intervenire per ottenere i migliori risultati di business, dando la giusta attenzione alle
persone e ai team.
Il talk, partendo dagli elementi chiave di un percorso verso Agile, lungo un arco che va dagli strumenti al mindset,
descriverà l’Integral Agile Framework e i suoi elementi. Riferendoci alla nostra esperienza sul campo, parleremo del ruolo del
coach, delle diverse competenze e delle possibili tecniche che potrà utilizzare, in base alla situazione e agli obiettivi,
rispetto a processi, organizzazione, individui o team.
Francesco Pratolongo
The Foundations of a Performing Team
Vi siete mai chiesti com’è fatto un team che funziona “bene”? Quali caratteristiche dovrebbe avere?
Noi queste domande ce le siamo fatte e abbiamo creato uno strumento per rispondere: The Foundations of a Performing
Team.
Daniela Pavesi
Extreme Contracts
Developers, UX designers, project managers – as long as visual designers, business analysts, engineers, copywriters and so
forth – could base their agreements on a win-win strategy, but more often than not they end up tied in win-losedeals, by which
either the customer or the vendor — or both! — don’t get full satisfaction.
We are on a borderline: on one hand we try to predict all possible failure conditions, on the other hand we need to design
solutions in real time for our continuously evolving scenarios. Complicated devices to map and address a complex problem: no
way.
Not to mention the real painpoint: we write and sign contracts because we don’t trust our vendor or our customer — who has
abused of our patience more than once — but we never address this problem!
If we could distill the common traits shared by all successful contracts, why not making them explicit and then push them
top-notch, to the extreme? This is what Extreme Contracts are!
In this session we won’t see too much theory and we won’t look for a one-size-fits-all recipe, pretending it may be valid for
all scenarios. By means of real life war stories, hands-on activities and serious games we will rather find guiding principles
and try tools to unbundle the several drivers influencing our agreements and aim for the real goal: create agreements to work
more easily with our customers and vendors.
Jacopo Romei
Agile è chi agile fa
Siamo arrivati ormai al paradosso in cui una certificazione può valere più dell'esperienza, in cui una buzzword può
interessare di più delle buone pratiche.
Ripartiamo dalle basi e vediamo come i valori e le pratiche possono essere ancora oggi i caposaldi da cui partire e a cui
affidarsi.
Marco Fracassi